Dopo le gare dell'ultimo Round a Portland il racconto di una stagione entusiasmante
163 giorni, dal 28 febbraio al 10 agosto. In questo intervallo di tempo fatto di 24 fine settimana totali sono andati in scena i 22 round degli USF Pro Championships 2025: 8 per USF Pro 2000 e USF 2000 (sempre in pista fianco al fianco) e 6 per la USF Juniors.
Come da tradizione condividendo il paddock nella maggior parte degli appuntamenti con la IndyCar Series, ogni categoria ha regalato gare combattute e colpi di scena in classifica generale, nel corso di un calendario che come da tradizione ha permesso ai round più iconici di risaltare: gioielli di una corona a stelle e strisce che parte dalle strade di St.Petersburg in Florida e brilla al suo apice nel maggio di Indianapolis.
USF Pro 2000
La stagione si è aperta nel segno della rivalità tra Alessandro De Tullio (Turn 3) e Max Garcia (Pabst), capaci di spartirsi il bottino nei primi due round a St.Pete e a NOLA. Il Maggio di Indianapolis ha visto brillare la stella di Ariel Elkin (TJ Speed), impostosi in due gare su tre nel week end dell’Indy GP e vincitore della gara del più affascinante round stagionale, quello sull’ovale del Lucas Oil Indianapolis Raceway Park. Da quel momento proprio Elkin si è candidato come principale rivale di Max Garcia, che ha però dato il via a partire dal round seguente ad una cavalcata inarrestabile, fatta di 7 vittorie su 9 gare tra Road America, Mid Ohio, Toronto e Portland. Il suo successo si è concretizzato a Toronto, quando la matematica lo ha incoronato campione con un round di anticipo, lasciando solo la lotta per il secondo posto a Elkin (giunto poi secondo), De Tullio e Mac Clark (Exclusive Autosport), protagonista di una stagione di grande continuità (11 volte sul podio) alla quale è mancata solo la gioia di una vittoria.
USF 2000
Anche per la categoria gemella i primi due round la stagione sembravano aver già indirizzato il risultato finale, in virtù delle 5 vittorie consecutive di Liam McNeilly (Jay Howard). La sorpresa è arrivata a partire dall’Indy GP, quando il pilota inglese non e’ sceso in pista all’Indianapolis Motor Speedway a causa di problematiche al di fuori del suo controllo che gli hanno impedito di prendere parte anche ai round successivi.
Si è così aperta una stagione completamente nuova, con un’equilibrata lotta a tre tra Jack Jeffers (Exclusive Autosport), Teddy Musella (VRD) e Thomas Schrage (VRD) che per i successivi tre round si sono spartiti gran parte dei punti in palio, con la sola Freedom 75 andata ad Anthony Martella (Jay Howard) sull’ovale di Indy. Da Mid-Ohio in avanti proprio Jack Jeffers ha cambiato marcia e non è più sceso dal podio (5 vittorie e 3 secondi posti), conquistando nel round finale a Portland il successo in classifica generale.
USF Juniors
14 gare a podio (con 6 vittorie) su 16 totali rappresentano una tabella di marcia ideale per conquistare il livello di accesso della “Road to Indy”. L’autore? Leonardo Escorpioni (Zanella Racing), che in Gara 2 a Portland ha concretizzato conquistando il campionato con una gara di anticipo. Unico rivale capace di dare battaglia fino a quel punto e’ stato Liam Loiacono (Jay Howard), che con 5 vittorie su 6 gare a cavallo tra il doppio round a Mid-Ohio e quello di Road America aveva temporaneamente riaperto la contesa nel corso dell’estate.
Sguardi puntati al 2026
Per i tre livelli dell’affascinante serie americana e per i tre differenti modelli di vettura Tatuus dei tanti team che li caratterizzano è ora il momento della offseason, con i consueti test della “Fall Combine” di ottobre all’Indianapolis Motor Speedway a rappresentare la prossima occasione di scendere in pista per preparare un 2026 che si annuncia nuovamente ricco ed entusiasmante.
Come ogni stagione, anche il 2025 ha confermato non solo l’importanza e l’altissimo livello dei campionati organizzati da Andersen Promotion, ma anche la meravigliosa organizzazione. Gare affascinanti raccontate sempre live sul canale YouTube ufficiale dall'inconfondibile e appassionata voce di Rob Howden, i più iconici circuiti degli States e del Nord America, programmi di supporto a 360° per i piloti e un sistema di sicurezza in pista d’eccellenza garantito dall’AMR IndyCar Safety Team: gli USF Pro Championships sono sempre più un punto di riferimento per il panorama racing globale.



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